Novecento

Quando:
13/04/2019 alle ore 21.00
2019-04-13T21:00:00+02:00
2019-04-13T21:15:00+02:00

Sabato 13 aprile ore 21.00 (Sipario off)

Blue Lemon Company

Novecento

di Alessandro Baricco

regia di Stefano Tura

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“Questo mi ha insegnato Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista che abbia mai suonato sull’Oceano. Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto. Così, diceva: quello che vedranno.”
Affabulazione travolgente che racconta la vita di un personaggio irripetibile, trovatello su un piroscafo che tra le due guerre fa la spola tra Europa e America, che cresce fino a diventare un pianista leggendario e a vedere il mondo, ogni suo angolo, ogni suo respiro, senza mai scendere da quella nave. Perché è il mondo che ci sale sopra, migranti disperati e gran signori, mestieranti che sanno sì e no mettere assieme due note e musicisti spacconi all’apice del successo.

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Novecento è la storia di quel bambino, e molto altro. Di un padre improbabile, trovato e perduto all’improvviso. Di quanto sia bello lasciarsi trascinare dalla musica in una notte di tempesta. Di come una scala possa essere molto più lunga di quei pochi gradini di cui è fatta.
Soprattutto, è l’esaltazione della parola e del racconto, del potere che hanno di tenerti immobile con il fiato sospeso e la mente che corre.
Sul palco, un attore in un monologo di un’ora e mezza. Con lui, una band di tre elementi: una batteria, un basso, e ovviamente il pianoforte magico di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento.
Spettacolo di immagini forti, di contrasti pronunciati che su un palco scarno mira a ricreare tutto il fascino, la frenesia e la tensione di quei viaggi tra due continenti, mentre a bordo si consumavano speranze, tragedie, vite.

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Ma soprattutto spettacolo di suoni. Il suono di una voce calda e profonda che ricorda e racconta, e tramite quel racconto plasma un mondo ormai svanito. E il suono di un pianoforte e delle sue note jazz, ostinate e scontrose quando c’è da mettere al suo posto chi è troppo pieno di sé, fragili e preziose quando c’è da ricordare un padre scomparso o celebrare la fine dei sogni.
È con questa voce e queste note che un retrobottega diventa la sala da ballo di un piroscafo, una cassa di birra si trasforma nella panchetta di un pianoforte, e l’America è una parola più grande di te, un sogno che accarezzi, ma su cui non riesci a stringere la presa.

Ingresso Unico: 10 euro

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